La Romagna a tavola da scoprire


I musei del gusto in Romagna

La buona tavola in Romagna è di casa. Se l’Emilia Romagna è infatti la regione d’Europa con il maggior numero di prodotti enogastronomici DOP (Denominazione d’origine protetta) e IGP (Indicazione geografica garantita), in Romagna esistono vere e proprie eccellenze di sapore capaci di deliziare il palato. La piadina romagnola, la pesca nettarina, il sale dolce di Cervia, l’olio extravergine di Brisighella… l’elenco è ancora lungo e potrebbe continuare per diverse righe.

Ad alcuni di questi prodotti certificati di massima qualità sono stati dedicati i musei del gusto, luoghi in cui poter scoprire ciò che li rende unici e assaporare le migliori ricette della cucina romagnola. Una visita in questi musei particolari è il modo migliore per conoscere storie davvero interessanti e sapori ancor più straordinari.

Casa Artusi a Forlimpopoli

A Pellegrino Artusi, padre della cucina italiana che nacque a Forlimpopoli, è dedicata Casa Artusi, un luogo davvero unico e speciale. Casa Artusi è infatti il primo “museo vivo” della cucina domestica italiana. E’ un posto aperto a tutti (cuochi, dilettanti, buongustai, bambini) e capace di parlare a ciascuno di noi attraverso i sapori autentici della cucina contadina e le migliori tradizioni locali. La scuola di cucina, la biblioteca personale di Pellegrino, il ristorante artusiano, la biblioteca civica e quella artusiana, le sale di degustazione vini: sono diversi gli spazi da esplorare seguendo personali traiettorie di gusto e curiosità.

Museo del Sale di Cervia

All’oro bianco di Cervia è dedicato un bellissimo museo che si affaccia sul porto canale della località balneare. Molto attivo durante l’intero anno con iniziative per tutte le età e dotato di una buona componente digitale, il museo del sale di Cervia racconta la storia di questo prezioso prodotto attorno al quale si è mossa la vita della città per secoli. Vera e propria sezione a cielo aperto del museo è la Salina Camillone, dove è possibile assistere all’estrazione del sale così come avveniva nei secoli scorsi.

Museo della frutticoltura di Massa Lombarda

La Romagna è la terra della frutta per eccellenza: in passato pesche, mele e pere di prima qualità hanno fatto la fortuna di bravissimi agricoltori. Nel piccolo comune ravennate di Massa Lombarda una vecchia casa colonica denominata “Ca’ Rossa” ospita un museo dedicato alla frutticoltura. Il museo racconta il periodo d’oro della frutta, dalla fine dell’Ottocento a metà Novecento attraverso un’esposizione di macchine agricole e prodotti d’avanguardia.

Museo dell’olio di Brisighella

Non è un semplice condimento, ma un elisir di gusto e salute: l’olio extravergine di Brisighella è un autentico vanto dei romagnoli. Chi vuole scoprire tutti i segreti di questo oro liquido può visitare un affascinante museo a cielo aperto a pochi passi dal suggestivo centro storico di Brisighella e vedere in azione il nuovissimo frantoio nel quale avviene la molitura delle migliori olive del territorio. Il periodo migliore per una visita è a inizio autunno, ma anche negli altri mesi il percorso è estremamente coinvolgente.

Giardino delle Erbe di Casola Valsenio

Chiudete gli occhi, contate fino a tre e poi riapriteli, lasciandovi investire da una cascata di colori e profumi che vi metterà subito di buonumore. A Casola Valsenio, borgo di collina distante alcuni chilometri da Faenza, esiste un grande giardino dedicato alle piante officinali. Troverete centinaia di erbe spontanee utilizzate nella medicina, nella cosmesi e nella cucina grazie all’esperienza e alla sapienza di diversi popoli che le hanno studiate nel corso della storia. Il museo si compone di un grande giardino con piante che fioriscono in ogni stagione, un museo più tradizionale in cui vengono svolti laboratori e un’olfattoteca in cui potrete risvegliare il vostro naso tra decine e decine di profumi e odori.

La Fossa Pellegrini a Sogliano al Rubicone

Sogliano al Rubicone, nell’entroterra romagnolo, è un piccolo Comune legato fortemente a un prodotto meraviglioso: il formaggio di fossa, un formaggio che stagiona per lungo tempo sotto terra acquistando aromi e sapori inebrianti. L’azienda Fossa Pellegrini si trova tra i ruderi dell’antico castello locale e conserva antiche fosse risalenti a ottocento-mille anni fa. La maturazione del formaggio di fossa inizia ogni anno in agosto per terminare a novembre, quando la fossa viene riaperta.

Il museo del pane e quello dell’anguilla a Ferrara

Sul confine tra Romagna ed Emilia, la provincia di Ferrara ospita due interessanti musei del gusto. Il Museo del Pane “Il mulino sul Po” è nel piccolo borgo di Ro e tramanda la storia del tipico pane di Ferrara. Dalla macinatura del grano fino al momento in cui la coppia ferrarese Igp arriva sulla tavola, il percorso museale ripercorre le diverse tappe della preparazione di questo alimento semplice e profondamente legato al territorio. A Comacchio si trova invece il Museo dell’Anguilla, presidio Slow Food e prodotto immagine di questa terra. Un pesce che, attraverso la sua storia, vi racconterà la tempra e il carattere degli abitanti di questi lidi.